Picinisco, domenica 28 agosto
Piazza Capocci

18.00

La signora d’Europa 

  • Massimo Nava – Angela Merkel, la donna che ha cambiato la storia. (Rizzoli)

La vita pubblica di Angela Merkel è una delle più documentate al mondo, ma si sa molto poco della storia personale. Occorre scavare nei primi trent’anni vissuti nella Germania comunista e utilizzare quanto lei ha accettato di raccontare: l’educazione protestante, la giovinezza nella nube grigia della dittatura, la formazione scientifica, l’amore per la libertà. E ancora oggi il rispetto della sua privacy è assoluto, cementato dalla fedeltà di amici e collaboratori. Per questo la cancelliera appassiona i biografi, che per venire a capo dell’enigma della sua vita devono giocare diversi ruoli: un po’ cronisti e un po’ storici, un po’ psicologi e un po’ narratori.

19.00

Sante e profane 

  • Ljubiza Mezzatesta – Sante ragazze. Dodici protagoniste extra-ordinarie. (Lunaria)
  • Filippo Maria Battaglia – Nonostante tutte (Einaudi)

La santità è straordinaria e quotidiana e la vita di tutti i giorni, con le sue alterne fortune, non è priva di santità. Se Ljubiza Mezzatesta racconta storie di fede e martirio, Filippo Maria Battaglia disegna la biografia di Nina, ragazza che invecchia attraversando il secolo, raccogliendo i diari di 119 donne, quelli conservati negli archivi di Pieve Santo Stefano. È così che si arriva a narrare la storia di questa Italia bastarda e maledetta, ma allo stesso tempo in grado di sorprenderti, stupirti e rinascere ogni volta dalle proprie ceneri.

20.00

Storie ai confini della terra 

  • Laura Silvia Battaglia – Lettere da Guantánamo (Castelvecchi)
  • Flavia Cappellini – Cronache da Gaza

Cuba e Palestina, posti distanti con una ferita in comune: l’amputazione di parte del loro territorio compiuta da potenze straniere, dove vite umane vengono contenute, ristrette e segregate. Guantanamo, la controversa prigione americana, si racconta tramite foto, interviste e documenti esclusivi dei suoi detenuti e dei loro avvocati. Gaza, la striscia di terra lunga solo 40km in cui Alaa al Dali fonda la prima squadra di paraciclismo del Medioriente composta da vittime di guerra, con l’obiettivo di raggiungere le Paralimpiadi di Parigi nel 2024.Una dichiarazione poderosa del desiderio umano di eccellere o di resistere, di vivere o conquistare la libertà, di aiutare gli altri a raggiungere il proprio sogno o a affrancarsi da un limbo esistenziale perenne.

21.00

Sopravvivere alla malastagione

  • Matteo Bussola – Il rosmarino non capisce l’inverno (Einaudi)

Una donna sola che in tarda età scopre l’amore. Una figlia che lotta per riuscire a perdonare sua madre. Una ragazza che invece non vuole figli, perché non sopporterebbe il loro dolore. Una vedova che scrive al marito. Una sedicenne che si innamora della sua amica del cuore. Un’anziana che confida alla badante un terribile segreto. “A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all’improvviso di aver soffocato la propria?”. In pochi come Matteo Bussola sanno raccontare, con tanta delicatezza e profondità, le contraddizioni dei rapporti umani.

22.00

Chi era mio nonno? 

  • Michela Marzano – Stirpe e vergogna (Rizzoli)

“Stirpe e vergogna” è il racconto di una scoperta dolorosa. Michela Marzano, che si è sempre creduta dalla parte giusta della storia, scopre un giorno che suo nonno era fascista. Non uno dei tanti italiani obbedienti, ma uno squadrista della prima ora, tra gli artefici della marcia su Roma e magistrato incattivito dal regime. Dettata da un’urgenza privata e insieme civile, la ricerca di Michela Marzano sul nonno fascista si misura con i silenzi di un paese che non ha mai davvero fatto i conti con quella storia.

23.00

W la fuga

  • Marco Pastonesi – Con il cuore nel fango. L’epica del ciclismo nella storia del Cobra (Rizzoli)
  • Alessandro D’Alessandro – organetto, elettronica

Racconti di corse e corridori, ma anche canzoni (e i racconti di quelle canzoni) su corse e corridori. Per ricordare, per scoprire, per riderci su. Perché non c’è nulla di più pedalabile del ciclismo musicale e della musica ciclistica. Il ciclismo è l’unico sport dove la fuga è un atto di coraggio. Ma c’è fuga e fuga. E poi c’è la mezza fuga, la fughetta, la fugona, la bella fuga e la fuga della vita, la fuga pronti via e la fuga che va all’arrivo, la fuga bidone e la fuga d’altri tempi, perfino la fuga dalla parte sbagliata cioè dietro il gruppo, addirittura la fuga con la miss.

Arrivederci al Festival delle storie