18.00
Il posto della poesia
- Giovanni Bracco – Urne (La Vita Felice)
- Luisa Trimarchi – Le stanze vuote (Controluna)
Il sentimento del tempo, la necessità di fare i conti con la vita e con la morte, le figure ricorrenti della propria esistenza, la capacità di raccontare e raccontarsi senza finzioni. Il ritorno alla poesia è una necessità di questo tempo, che sembra aver smarrito la capacità di cercare nella scrittura e nel linguaggio qualcosa che va oltre il qui e adesso, per paura di confrontarsi con quello che non si sa o non si è. Le urne di Bracco e le stanze di Trimarchi sono il cammino di chi non ha timore di fare i conti con sé stesso.
19.00
I maestri delle parole
- Massimo Roscia – Compiti per le vacanze per amanti dei libri (Sonzogno)
- Mariano Sabatini – Ma che belle parole! Luciano Rispoli (Vallecchi)
Maestri, amanti, confidenti, compagni di viaggio, amici. I libri sono questo e tanto altro ancora. Ed è per questo che Massimo Roscia, autore arguto e pungente, ha pensato di giocare con i libri e sui libri, sfidando gli amanti – veri o presunti – della lettura. Ai bibliofili incalliti propone un quaderno che si ispira ai manuali scolastici per le vacanze, con cento esercizi tra indovinelli, anagrammi, testi cifrati, sciarade, cruciverba. Mariano Sabatini ci racconta una figura leggendaria della divulgazione culturale alta e popolare. È un viaggio tra le “belle parole” di Luciano Rispoli, padre della radio e della televisione moderna.
20.00
Quanto ci manca Pasolini
- Davide Rondoni – Cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti (Fazi)
- Francesco Maria Mattacchione – violoncello
- Luigi Mattacchione – armonica
Pier Paolo Pasolini cento anni dopo. PPP è un uomo solo che non sa ancora tacere, perché il suo pensiero è ancora maledettamente presente in un’Italia che non riesce a fare non solo i conti con il suo passato ma non sa immaginare un futuro. Pasolini accusa ancora la nostra epoca di diventare il regno della “astrazione” e della “omologazione”. Le sue parole oggi risultano profetiche in anni di perdita di senso del reale (la realtà è il mio idolo, diceva) in favore di astrazioni, virtualità, e soprattutto nichilismo che riduce ogni frammento di realtà a frammento di discorso.
21.00
L’infanzia si copre di rughe
- Sonia Bergamasco – Il quaderno (La Nave di Teseo)
Quelle raccolte ne “Il quaderno” sono poesie scritte negli anni. Poesie perdute di cui Sonia Bergamasco non ricorda la sostanza della visione, ma solo una corrente di energia, un segno armonico in grado di rappresentare il mondo. Ciò che invece ricorda è la felicità che questa visione le aveva donato, tanto che ancora oggi pensa a quel quaderno come a un tesoro perduto. Le sue parole hanno una forza dirompente e non hanno bisogno di essere spiegate, ma semplicemente di essere seguite, perché nella poesia c’è bisogno di fiducia reciproca, quella di chi legge e quella di chi scrive.
22.00
Improvvisazioni
- Filippo La Porta – percussioni
- Paolo Tombolesi – piano
- Nunzio Sciscione – contrabasso
- Lucia Ianniello – tromba
Un personalissimo dizionario, scandito da alcuni lemmi fondamentali della modernità – Ambiguità, Fallimento, Invisibilità, Leggerezza, Malinconia e Universalità – suggerisce possibili analogie tra jazz e letteratura del Novecento. Attraverso le voci del dizionario – senza alcuna pretesa di completezza – Céline, Kerouac, Ellison, Savinio, Cortázar, Gadda, Pasolini si ritrovano a dialogare con Jelly Roll Morton, Armstrong, Ellington, Monk, Davis, Melba Liston, Coltrane.