Atina, sabato 31 agosto, Piazza Marconi e Centro Anziani Antiruggine

11.00

Vittorio Macioce e David Duszynski

  • Storie e volti di casa nostra

In collaborazione con il Centro Anziani Antiruggine storie e volti di casa nostra.

12.00

Antonio Ruzzo

  • La fuga del pirata

L’ultima volta che se ne è andato Pantani (Mulatero Editore, 2024)

Era un sabato sera di febbraio quando tutti fummo raggiunti da una notizia terribile: Marco Pantani era morto. Sono trascorsi vent’anni da quel 14 febbraio 2004 e quella ferita continua a pulsare; il tempo ha attenuato il dolore ma non è mai riuscito a cancellarlo del tutto. Nelle terre di Pantani la ferita ancora aperta è quella di un’alluvione devastante, che meno di un anno fa ha cancellato vite, progetti e storie.

18.00

Antonio Funiciello e Pietro Ruzzante

  • Matteotti e Berlinguer

Tempesta. La vita (e la non morte) di Giacomo Matteotti (Rizzoli, 2024)

Eppure il vento soffia ancora. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (Utet, 2020) con A. Martini

Antonio Funiciello racconta Giacomo Matteotti, illuminando più la vita che la sua morte, tragica, importante, con il vile assassinio dei sicari fascisti. Pietro Ruzzante ci racconta la figura carismatica di Enrico Berlinguer e la ricostruzione degli ultimi cinque giorni di vita del segretario del Pci.

19.00

Michele Zatta e Vincenzo Ferrera

  • Forse un altro (e con il mare fuori)

Forse un altro (Arkadia, 2022)

Michele Zatta è sceneggiatore, produttore e capo struttura di Rai Fiction e c’è molto di lui nell’intuizione di “Mare fuori”. Qui arriva come scrittore e autore di “Forse un altro”, un romanzo che rielabora i morality plays medievali, dove la Morte si misura con il protagonista. Al suo fianco ci sarà Vincenzo Ferrera, il “Beppe” di “Mare fuori” ma soprattutto un meraviglioso attore di cinema e teatro. Il risultato è una giostra di suggestioni sul senso del destino e su come vita e palcoscenico siano solo apparentemente distinte e distanti.

20.00

Gaetano Quagliariello e Amleto De Silva

  • Legami inaspettati

Scusa papà ma tifo Napoli (Rubbettino, 2023)

Una banda di scemi (Rubbettino, 2024)

Ci sono amicizie che nascono in controsenso, come una anomalia, una sorpresa improvvisa, un’affinità di rovescio. È quello che è successo tra il professore con un passato da senatore e il più dissacrante degli scrittori. Quagliariello racconta la sua vita da tifoso. De Silva narra le vicende picaresche di “Una banda di scemi”, fotografia dolceamara della provincia, che è un’inquietudine dell’anima.

21.00

Giuseppe Antonelli

  • I segreti della lingua italiana

La vita delle parole (Il Mulino, 2023)

Le parole sono pietre, adesso più che mai. Ci sono parole che per ognuno di noi hanno un valore speciale: da cui la memoria sprigiona in forma di pura emozione, si fa sentimento attraverso i sensi; porta con sé un suo sapore, un suo odore o colore, una superficie levigata o ruvida, una strana consistenza concreta e tridimensionale. In un tempo in cui ogni nostra parola può essere amplificata, moltiplicata, enfatizzata o tradita dalla rete e dai social network, la responsabilità dell’uso del linguaggio è diventata molto più grande per ciascuno di noi.

22.00

Pupi Avati

  • The sound of darkness

L’orto americano (Solferino, 2023)

Subito dopo la Liberazione, in una mattina bolognese, una ragazza in divisa da ausiliaria americana si affaccia per chiedere indicazioni nella bottega di un barbiere. E le basta uno sguardo distratto per far innamorare un giovane aspirante scrittore. Anni dopo, anche grazie al ricordo di quello sguardo, lui decide di andare proprio in America, «assieme ai suoi morti», per tentare di scrivere il romanzo definitivo, quello che, ne è certo, sarà finalmente pubblicato.

23.00

Vincenzo Castaldo e Emanuela Sica

  • Radici e rivoluzione

Le storie servono ad arare la terra e la rendono fertile. Le storie mettono radici. Le storie sono un canto che arriva lontano e chiama nome per nome chi è andato via. Le storie parlano per chi non c’è più e per chi ci sarà. Il “Viaggiatore delle Radici” diventa cittadino dei luoghi che visita. Questi non sono solo eventi ma strumenti potenti per divulgare i valori e gli obiettivi della Glocal Think.

Arrivederci al Festival delle storie