11.30
Vittorio Macioce e Luigi Viglietta
- Storie e volti di casa nostra
Un paese è anche di chi non c’è più. È rimpianti e promesse, occasioni perdute o prese al volo, per poco. È questo desiderio che ti prende ogni tanto di parlare con le ombre. È per questo che in una mattina di fine agosto siamo qua, per tirare fuori dalle cicatrici, dello spazio e del tempo i nostri morti. Lo facciamo insieme a voi, in un incontro aperto, per chiedervi se ricordate chi viveva questi luoghi. L’incontro è organizzato insieme al Festival delle radici, progetto dell’associazione Glocal Think con la partecipazione dei ragazzi dell’istituto omnicomprensivo di Alvito – Istituto tecnico agrario.
17.00
Passaggiata nel centro storico con l’Associazione Campanari Città di Alvito
18.00
Corrado Pala
- La violenza Di Adamo
“La costola di Eva” (Ortica editrice, 2023)
I femminicidi sono quotidiani; guerre, stragismi ed integralismi riacutizzano fallocrazie e misoginie mai sopite; tutte queste efferatezze sono attuate quasi totalmente da maschi umani e hanno quindi un sesso ben preciso. È quanto mai urgente che gli uomini facciano i conti con la responsabilità maschile della violenza.
19.00
Antonio Padellaro
- Dietro la notizia
“Solo la verità lo giuro” (Piemme, 2024)
Antonio Padellaro è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Pur riconoscendo che “sangue e merda”, in una celeberrima definizione di Rino Formica, potere, politica e interessi degli editori abbiano da sempre condizionato la professione, l’autore ci racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l’accompagnano. Più di cinquant’anni di giornalismo, di scoop e ricordi. “Solo la verità lo giuro” è un libro sincero, che non fa sconti a nessuno.
20.00
Giovanna Di Marco e Grazia Pulvirenti
- Chiamatemi Juana
Nata a Velletri nel 1867 con il nome di Giovanna Carolina Carlesimo, è figlia dei due braccianti agricoli. Si trasferisce a Parigi, a Montparnasse dove, a 16 anni comincia a posare con lo pseudonimo di Juana Romani. Juana comincia a dipingere a 19 anni, e partecipa per la prima volta al Salon nel 1888 con “Gitane”: è l’inizio di una luminosa e inarrestabile carriera. Partecipa all’Esposizione Universale nel 1900 e alla Biennale di Venezia nel 1901.
21.00
Ugo Morelli
- La rivoluzione umana
“Cosa significa essere umani?” (Raffaello Cortina Editore, 2024)
Una rivoluzione della portata di quella copernicana è sotto i nostri occhi. Coinvolge ognuno di noi e ridefinisce alla radice cosa siamo come esseri umani. È da qui che si parte per raccontare come sta cambiando tutto quello che ci circonda. Cosa accade ai territori dove vivi, come cambiano relazioni e sentimenti. Quali sono le opportunità e le insidie per quel posto che chiami casa.
22.00
Vincenzo Castaldo e Emanuela Sica
- Radici e rivoluzione
Le storie servono ad arare la terra e la rendono fertile. Le storie mettono Le storie mettono radici. Le storie sono un canto che arriva lontano e chiama nome per nome chi è andato via. Il “Viaggiatore delle Radici” diventa cittadino dei luoghi che visita. Questi non sono solo eventi ma strumenti potenti per divulgare i valori e gli obiettivi della Glocal Think.
22.30
Giuseppe Marino
- L’anima di un mercato
Cosa c’è dietro il vintage? Si stima che il mercato mondiale degli abiti di seconda mano valga 120 miliardi di euro. Nelle nostre città c’è un mondo di “minatori dell’usato” che sopravvive ai margini delle nostre vite. Il documentario “L’anima di un mercato”, ci porta nel dietro le quinte di un mercato a Palermo. Un viaggio senza filtri in una dura realtà che resta fuori dal nostro campo visivo anche se è sotto i nostri occhi.
23.00
Cesidio Iacobone, Vittorio Macioce
- Il canto degli immigrati
Le canzoni dell’immigrazione italiana, in Europa e negli Stati Uniti: da “Merica Merica” a “Ciao amore ciao”. Un viaggio nella storia degli italiani che sono andati via. Come in “Good Morning Babilonia” dei fratelli Taviani. Nella Hollywood del 1913 Griffith sta girando il suo capolavoro. Con lui lavorano due artigiani toscani, mani e cervelli in fuga. Il capo scenografo è un americano, infastidito da questi due pezzenti che il regista ha voluto nel film. Non importa che i due siano dei veri maestri nel lavorare la pietra. L’insulto è quotidiano. È dopo un altro sputo, che l’artigiano urla la sua rabbia. “Queste mani hanno restaurato le cattedrali di Pisa, Lucca, Firenze… Di chi sei figlio tu? Noi siamo i figli, dei figli, dei figli di Michelangelo e Leonardo; di chi sei figlio tu?”