Cassino, anni Cinquanta. L’alba che sorge dopo il secondo conflitto mondiale pone alla città una sfida cruciale: guardare oltre le macerie, non solo per ricostruire ciò che era andato perduto, ma anche per offrire alla popolazione un’opportunità concreta di rinascita. La città, segnata nel profondo dalle ferite della guerra, deve affrontare l’immane compito di ricostruire il proprio tessuto economico e sociale, gravemente compromesso. È in questo contesto che 43 soci, nel 1955, decidono di dar vita a un progetto ambizioso e vitale per il futuro della città: la Banca Popolare del Cassinate che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo del territorio e un importante fattore di coesione sociale, anche grazie al suo impegno nel sostenere iniziative culturali e sportive.
La Banca Popolare del Cassinate, infatti, collabora con le principali istituzioni culturali e formative del Frusinate e non a caso anche quest’anno è main partner del Festival delle storie.
La storia di questo istituto d’altro canto racconta a pieno le potenzialità che scaturiscono dall’unione fra radicamento nella comunità e visioni di futuro. Quel gruppo di fondatori, infatti, guidato da Carlo Restagno, senatore e all’epoca sindaco di Cassino, ha saputo interpretare il bisogno di speranza della città martire. Il sindaco-banchiere, infatti, aveva chiaramente compreso che una banca fondata, animata e guidata da persone del posto poteva essere la chiave per ridare slancio all’economia locale, facilitando il risorgere di quelle iniziative imprenditoriali, artigianali e commerciali che la guerra aveva soffocato e messo a dura prova.
Così, il 5 febbraio 1955, nel cuore di questo territorio, nasceva un’istituzione destinata a diventare un pilastro che oggi conta 150 dipendenti e una rete di 25 filiali. Sotto la guida illuminata di Donato Formisano, uno dei fondatori e presidente dal 1986, la Banca ha conosciuto una crescita costante. Proprio nel 1986, con l’inaugurazione della sede centrale in Piazza Diaz, la Banca Popolare ha rafforzato ulteriormente il suo legame con il territorio. Questo impegno verso la comunità locale, verso le sue famiglie, le sue imprese e le sue istituzioni, rimane ancora oggi il cuore pulsante della Banca Popolare del Cassinate, oggi presieduta da Vincenzo Formisano, che è anche ordinario di Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio e Meridionale, simbolo di un percorso d’innovazione, resilienza e sviluppo che colloca questa esperienza nella modernità.
(Antonella Spiridigliozzi, staff comunicazione Festival delle storie)